lunedì 12 maggio 2014
giorni di festa
non lo faccio mai, non è da me.
enfatizzare troppo feste, compleanni e ricorrenze non è una cosa che fa parte della mia natura e del modo in cui sono stata educata.
faccio eccezione giusto per le feste dei bimbi.
oddio, bimbi...uno mica più tanto bimbo, visto che è più alto di me. (e non perde occasione per farmelo notare!!!)
credo di aver deluso più di una persona, nel tempo, perchè mi son scordata gli auguri di compleanno o di qualche altra occasione speciale. e me ne scuso, se quel qualcuno dovesse leggere.
nutro una forma di allergia acuta per quelle formule di 'cortesia' obbligatorie.
e, badate bene, non è che di conseguenza evito di palesare i miei più cari e sinceri auguri ecc, ecc.
semplicemente me ne scordo. non ci bado e mi dimentico.
le cerimonie non fanno per me. e non solo per le ricorrenze. credo sia una forma di schiettezza e trasparenza del mio carattere che a volte risulta eccessiva pure alla sottoscritta. ma tant'è.
oggi però voglio fare una specie di eccezione.
per il compleanno di Pietro? che è oggi e abbiamo festeggiato ieri? ...ehm...no.
e allora la foto che c'entra? ...nulla. ma avevo solo questa.
per la festa della mamma, che era ieri, e a cui io mi son scordata di telefonare per dirle che le voglio bene.
auguri mamma. so che mi perdonerai la dimenticanza... perchè in queste cose siamo proprio madre e figlia. e io ne sono orgogliosa, ma non lo dico a nessuno ;)
ps. conoscendo i suoi tempi, secondo me leggerà il post forse fra un mesetto :)
giovedì 24 aprile 2014
giorni
in giorni come questi io mi sveglio colorata. vivace, pimpante, elettrizzata e irrequieta.
con quel filo di andrenalina che mi attraversa il corpo e mi fa avere la consapevolezza di tutte le parti che lo compongono.
una molla.
un centometrista sui blocchi di partenza.
come un qualsiasi bimbo che apre gli occhi, ogni mattina, ed è felice. non ha pensieri o ombre.
e come quel bimbo, trovo che ogni cosa abbia un senso, o se non ce l'ha è bellissima in ugual misura. ha un motivo per esser celebrata, nonostante la sua semplicità, o banalità apparente.
tutto è così come mi appare. non ha bisogno di spiegazione.
ed è dannatamente appagante respirare a pieni polmoni e non sentirsi in affanno.
tutto questo non è il frutto di cose sensazionali, straordinarie. o forse sì, visto che hanno la forma dei sorrisi dei miei bimbi. allegri e spensierati.
tutto questo non è nemmeno dovuto alla mancanza di piccoli o grandi problemi che, ahimè, ognuno ha.
probabilmente è solo un lato del mio essere. o l'unico modo in cui riesco ad essere.
l'unica cosa che spero veramente di aver trasmesso a loro.
martedì 18 marzo 2014
mixed project 46/52
-SETTIMANA 46/52-
giornate con mille sfumature e mille colori.
chiari e intensi per lo più, ma ce ne sono anche di grigi e un pochetto smorti. perchè come tutti, vivo nel mondo reale.
sono fiduciosa e positiva, come sempre in primavera.
lunedì 10 marzo 2014
mixed project 45/52
-SETTIMANA 45/52-
ogni anno, le prime avvisaglie di primavera riescono a stupirmi.
mi sembra sempre che arrivi improvvisamente, senza tanti preamboli. tipo che il fine settimana passato era freddo, grigio e umido, e oggi invece tutto questo pare già un lontano ricordo.
il sole è terapeutico. riscalda le ossa e l'umore. e mi mette addosso quella voglia di muovermi e esplorare che mi contraddistingue durante la bella stagione.
sono sempre più convinta di essere nata nella specie sbagliata. dev'esserci stato un errore cromosomico da qualche parte. io dovevo nascere orso, e passare l'inverno in letargo.
che bello è rimettere il muso fuori e venire accecati da questa luce?
lunedì 24 febbraio 2014
mixed project 44/52
-SETTIMANA 44/52
e ci siamo persi un'altra settimana per strada. evabbè, ormai ho deciso che finirò quando finirò... non importa.
è un periodo piuttosto pieno. di impegni, di incombenze, di stimoli e cose da fare.
nuovi progetti che mi rendono entusiasta e anche eccitata come una bimbetta. ma anche parecchio stanca e con l'assoluto bisogno di occupare il mio tempo libero con cose concrete e definite.
non posso cincischiare, anche se è una delle cose che mi riesce meglio :D
sabato ho accompagnato una mia amica ad un matrimonio. no, non si sposava lei. nemmeno io.
e nemmeno un'amica comune. la mia amica è una fotografa, e io le ho fatto da assistente. ecco.
quasi mi vergogno a dirlo, perchè non mi sento all'altezza forse, o forse sì.
perchè so di non sapere nulla e aver tanto da imparare. e perchè sono fortunata ad avere la possibilità di farlo accanto ad una persona che prima di tutto è un'amica, ma anche una grande professionista. perchè comunque andranno le cose sarà un'esperienza che mi farà crescere e mi arricchirà (in senso lato, ovvio)
perchè diciamocelo...
finchè si tratta di giocare, di fotografare per passione e scegliere qualche scatto venuto meglio di altri ...è un conto. finchè si tratta di non avere obblighi, o aspettative, di prendere solo quello che di buono c'è, e se c'è, è facile.
quando lo si fa su commissione è proprio tutto un altro paio di maniche. è tutto diverso, nel bene e nel male. è tutto opposto alle dinamiche che conosci.
in primis il fatto che quando punti la fotocamera, nessuno si scansa, o mette le mani davanti alla faccia, o si lamenta perchè lo vuoi ritrarre. anzi, ti sfoggiano il loro migliore sorriso, e sono pure disposti, i più, ad assecondare le tue richieste. fantastico. e chi lo avrebbe mai detto?
non li puoi tener lì troppo però. diciamo che la foto dovrebbe uscire più o meno in un paio di scatti. un po' meno fantastico.
hai la possibilità di infilarti e metterti dove preferisci. hai praticamente il posto in prima fila sempre e vedi bene tutto. per una che è alta quanto un abete nano vi posso assicurare che non è per niente da sottovalutare come cosa.
poi però ti ritrovi a seguire e vivere la cerimonia in maniera così partecipe che se gli altri applaudono, istintivamente lo fai pure tu. ecco. 'no. magari qui dovresti scattare naza...non applaudire. gli altri applaudono. tu scatti. semplice' ehm...
cercando di mettere un po' tutto insieme direi che è stancante, emozionante, divertente, liberatorio, eccitante, pauroso, faticoso e gratificante.
insomma...non vedo l'ora che arrivi il prossimo <3
grazie robi
lunedì 10 febbraio 2014
mixed project 43/52
-SETTIMANA 43/52-
ho perso il conto delle settimane e credo di averne saltata una. poco male, vorrà dire che finirò una settimana più tardi.
quando, dopo una giornata passata in giro, la sera scarico le foto e le guardo, mi accorgo di quanti istanti corrano via senza che quasi ci presti attenzione.
le cose che mi rimangono in testa, spesso, sono diverse da quello che ritrovo nelle immagini.
forse la mia memoria è stanca, e le cose sciovolano lasciando solchi troppo leggeri.
il gusto che rimane in bocca si basa su pochi accadimenti, che non rendono giustizia all'insieme di emozioni provate.
è anche per questo che fotografo. per scovare gesti e momenti che poi amo ricordare. e li ricordo così, proprio come li ho fotografati.
i ghigni dei miei uomini, le conquiste dei miei bimbi. la luce di un raggio di sole che esce inaspettato.
non è tanto l'immagine in sè. è l'emozione che si porta dentro. è l'incipit della canzone che poi so finire solo io.
mercoledì 29 gennaio 2014
mixed project 42/52
-SETTIMANA 42/52-
ci sono giorni in cui mi sento come uno di quei giocolieri da circo che facevano girare i piatti sui bastoncini. li ricordate? montavano delle asticelle e ci appoggiavano sopra i piatti. cominciavano con 2, poi 3, poi 4 , finchè arrivavano ad un numero talmente alto che inevitabilmente qualcuno cadeva per terra e si rompeva.
poco male, erano solo piatti.
in questi momenti pieni di cose, di impegni e di incombenze la mia testa gira vorticosamente (e pericolosamente aggiungerei) come quei piatti e io, proprio come quei giocolieri, tento di tenere in equilibrio tutto.
famiglia, lavoro, interessi, scadenze. tutto incastrato alla perfezione, con tempismo e, perchè no, anche con un pizzico di fortuna.
il multitasking è un'abitudine che si è talmente radicata nel mio quotidiano che a volte rimpiango la lentezza di un tempo. quando, se stavi cucinando, non potevi e non dovevi quasi contemporaneamente iscrivere i tuoi figli a scuola. quindi o cucinavi o uscivi di casa direzione scuola. le giornate mi bastavano per tutti gli impegni che mi prendevo, e riuscivo pure a riposare in maniera dignitosa.
non ho nulla contro la tecnologia. la uso e ne abuso quotidianamente. gli impegni e il movimento mi tengono attiva e vigile.
ma ogni tanto vorrei fermarmi e riprendere fiato. riempire per bene i polmoni ed espirare con calma, fino a sentirmi completamente svuotata.
prendermi il lusso di non pensare a 10 cose insieme. UNA ALLA VOLTA.
godermi ogni singolo momento senza rimpiangere di non essere da qualche parte a fare altro.
e avere il tempo per fare tutto. tutto quello che devo, e tutto quello che mi piacerebbe fare.
e mi capita di bloccarmi, in periodi come questi. di bloccare la testa. avere un arresto non previsto.
proprio come simo nella foto. immobile a guardare fuori attraverso un vetro. con i giorni che scorrono via, e io sempre dietro al vetro.
mi incanto e mi immobilizzo. quel tanto che basta per non cadere e poi rientrare nel vortice.
e via di nuovo, a far girare i piatti.
riuscirò, prima o poi, a scegliere solo i piatti più gustosi.
oppure potrei caricare l'upgrade 3.0.
mah...
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