in quinta elementare, per un po' di tempo, mentre facevo colazione prima di andare a scuola, sceglievo uno a caso tra i 4 vinili dei beatles che si trovavano nel mobile dei dischi, lo appoggiavo sul giradischi e lo facevo partire.
iniziare la giornata cantando e ballando le loro canzoni mi dava una gioia immensa. mi caricava e mi faceva sentire molto cool, benché al tempo ignorassi significato ed esistenza di questa parola.
ascolto i beatles da sempre. e nonostante i miei coetanei adolescenti mi dessero 'dell'antiquata' e di quella che di musica ci capiva proprio poco, io all'epoca andavo molto fiera del mio amore per i fab 4.
amore sì, perché lui è stato il mio primo amore. la cotta adolescenziale dagli occhi a cuore.
le mie amiche sbavavano per Simon Le Bon e Michael Jackson. io per Paul. ma anche un po' per George lo ammetto <3.
per ovvi motivi non ho mai potuto assistere ad un concerto dei beatles, ma i concerti di paul cerco sempre di non perdermeli.
quello di ieri sera è stato il secondo a cui ho avuto la fortuna di andare. il primo 2 anni fa, a bologna. ieri sera all'arena di verona.
cosa vi posso dire? che mi sentivo come le ragazzine che tante volte ho visto piangere e strapparsi i capelli nei filmati dei loro primi concerti, in bianco e nero. che quando lui esce sul palco il cuore ha un tonfo e mi scende una lacrima. posso dirvi che mi si stampa un sorriso ebete sul viso e che gli occhi si fissano su di lui, passando di continuo dal maxi schermo alla sua persona, quasi a non voler perdere nè le sue espressioni nè la completezza dei suoi gesti.
posso dirvi che non sento gli altri cantarmi a squarciagola nelle orecchie e non bado ai vicini. che le gambe non riescono a stare ferme, anche se sono seduta e non ho spazio per muovermi e canto ritrovando le parole che per anni ho letto e trascritto sui miei diari.
che quando esco continuo a ripetere che è un grande, che è stato favoloso e mitico e simpatico e divertente e bello e fascinoso e bravo e... (immaginatevi la faccia di simo mentre torniamo a casa e io continuo a parlare in questo modo con la faccia ancora incredula e sognante di chi ha visto la cosa più bella ci sia da vedere).
dite che sia grave? io lo trovo bellissimo.
lo guardi e lo ascolti mentre ti propina brani che hanno più di 50 anni, che tutti hanno sentito centinaia di volte e conoscono a memoria e vedi un ragazzino settantenne, in jeans e stivaletti che si diverte più di te. che nonostante tutto quello che è e che si porta dietro ha un'umiltà e una semplicità che sono evidenti e palpabili.
la sensazione è quella di poter osservare la storia in prima persona. di avere un tunnel temporale che ti catapulta in quei favolosi anni che mi sarebbe tanto piaciuto vivere.
lui ci mette tutta la sua esperienza, la sua essenza, il suo entusiasmo. non si risparmia nemmeno un po'. mentre i musicisti fanno pausa, lui prende la chitarra acustica e suona Blackbird da solo e successivamente Here Today, dedicata a john. oh quanto mi sarebbe piaciuto vederli suonare assieme!
si diverte assieme a noi. prova ad interagire in italiano per quasi tutto il concerto. ride e scherza con la stessa espressione allegra, spensierata e un po' mattacchiona che l'ha sempre contraddistinto. che ha sempre contraddistinto loro quattro a dire il vero.
è vero. non porta una maschera. non ti lascia quell'amaro in bocca che senti arrivare quando vai a sentire qualcuno che un tempo era molto bravo, ma che ormai non ha più l'età per far certe cose. lui l'età ce l'ha ancora. ce l'ha più di tanti giovani che magari ci mettono l'anima, ma non hanno quel qualcosa di magico che ti ipnotizza e ti porta via con sé.
fa due bis, non uno. altri 8 brani, che quasi non ti aspetti. perchè il bis è il contentino, di solito. l'ultimo pezzo per farti capire che è finito.
e invece nei suoi bis sembra esserci ancora la voglia di continuare a suonare. di non averne ancora abbastanza.
2 ore e 40 minuti di musica senza pausa. vecchio a chi ???
finito il concerto, mentre io e simo cerchiamo una t-shirt fuori dall'arena, ho sentito 3 persone differenti dire la stessa medesima frase 'bene...ora posso morire felice'
forse un po' eccessiva, ma direi che rende bene, no?
GOLDEN SLUMBERS :D e al prossimo concerto :)