sabato 16 febbraio 2013

una giornata tutta mia




metti una settimana lavorativa pesante, di quelle che prenderesti la borsa, dopo dieci minuti che sei arrivata in ufficio, e te ne torneresti a casa, senza nemmeno dare una spiegazione a nessuno. tanto non servirebbe.

metti un mese in cui i quattro componenti della famiglia si passano un virus influenzale come fosse un calumet della pace, che si fuma un po' tutti, in compagnia. però a turno, così dura di più.

metti un sabato di sole, in cui tu, a differenza di tutti gli altri componenti della famiglia, ti senti bene anche senza abusare di paracetamolo e lisomucil, e hai voglia (o bisogno) di respirare un po' d'aria fresca. camminando senza fretta, e senza mappa, seguendo solo il tuo istinto.

metti una mostra di fotografia. metti venezia.





la mostra in questione è una personale di Maurizio Galimberti, Paesaggio Italia, allestita all'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia. 
Galimberti è un fotografo italiano noto per utilizzare quasi esclusivamente macchine a pellicole istantanee, le polaroid, e per il suo particolare uso del mosaico, o collage.
la mostra è davvero bella, e la consiglio a tutti gli appassionati di fotografia istantanea.

la sua tecnica è molto suggestiva e, ahimè, stimolante. 
e guardacaso il mio zaino conteneva giusto un paio di polaroid, caricate con pellicole IMPOSSIBLE. 




sono uscita molto carica dalla visita. (in tutti i sensi visto che il mio zaino si è appesantito del librone-catalogo della mostra, che non sono proprio riuscita a lasciare sulla mensola del book-shop). 
(è incredibile come certi libri mi si incollino alle mani e non riesca proprio più a staccarmeli di dosso -.-)

dicevamo...sono uscita carica. ho estratto la prima polaroid e mi sono messa a scattare. 
più istintivamente che usando la ragione (e si vede...credo -.-)
chiamiamola pure libera ispirazione. senza pretesa alcuna...che sia chiaro. anzi, mi scuso con galimberti per aver accostato il suo nome alla pagina di questo mio blog pieno di pola mal scattate e sicuramente non all'altezza.

però mi sono divertita un mondo. è stato proprio liberatorio. avessi avuto 100 cartucce (e per fortuna no, non le avevo) sarei riuscita a scaricarle tutte. 





mi è successa pure una cosa buffa, che mi ha fatto ridere tanto.
in piazza s. marco ho pizzicato un signore e 2 giapponesine che, invece di fotografare il celebre campanile, fotografavano me e la mia polaroid. dovevo essere invasata forte....
il signore, accortosi che l'avevo visto scattare col telefonino, si è giustificato dicendomi che la figlia ha la stessa passione.  'mia figlia....mia figlia' continuava a ripetermi mimando col dito il gesto del click.
spero di essere uscita bene almeno nei loro scatti!! :)







e visto che oggi era giornata 'libertà', me ne sono concessa un'altra. una cosa che non avevo mai fatto.

ho preso alcune pellicole e le ho date a simo, che me le ha 'manipolate' con penne, matite e pennarelli.
io non ne sarei mai stata capace. lui invece è bravissimo in queste cose. e così mi piacciono tanto. 











naza

martedì 12 febbraio 2013

bianca-neve


 è arrivata anche qui finalmente, a portare un pò di magia e di romanticismo!
incolla tanti occhietti sgranati alle finestre, i cui proprietari non arrivano nemmeno a veder fuori, se non salgono in piedi su una sedia. ehm...quasi tutti almeno...

la neve mi fa sempre lo stesso effetto di quando ero piccolina: mi stampa un sorriso nel cuore e se lo porta via con sè, come fosse anche lui un fiocco batuffoloso che vola libero nell'aria. 




ieri pomeriggio ho lasciato la macchina in ufficio. 
io adoro la neve.
io NON guido con la neve. 
mi terrorizza ormai da parecchi anni. vado a piedi.

questa mattina quindi sono partita un pò prima, e mi sono incamminata. 
giù lungo la strada che porta alla ciclabile, e poi lungo il fiume. 




no, non sono arrivata in ufficio a piedi. 10 chilimetri di prima mattina, con zaino e ombrello, sono troppi pure per me. o meglio, credo che sarei arrivata un tantino 'troppo' in ritardo.
ma mi sarebbe piaciuto tanto continuare a camminare lungo il fiume, nel silenzio. in una mattinata in bianco e nero, ma in cui i colori sarebbero stati proprio di troppo.








non ho incontrato nessuno, ad esclusione di un non ben identificato individuo in bicicletta, tutto vestito di nero, con il volto coperto da un foulard nero, in cui aveva ritagliato due buchini per gli occhi. a ripensarci sarebbe potuto esserci pure un alieno dietro a quel travestimento, visto che non si vedeva nemmeno un centimetro di pelle.
'in effetti oggi è anche l'ultimo giorno di carnevale' - ho pensato poi. forse era vestito da 'no-global' -.-

'o forse io sono biancaneve, incappucciata, con il pranzo nello zaino, che cammino sola nel bosco. e lui è il lupo. quello che non è cattivo nemmeno nelle favole'








qualche ora più tardi, a casa, qualcuno approfittava della combinata 'vacanza-neve'....



e mi intasava il telefono di foto! :)

naza

sabato 2 febbraio 2013

breaking news



'avvistato losco individuo vestito in maniera eccentrica e con una maschera sul viso. sostiene di essere il protettore della città, ma le forze dell'ordine nutrono molti dubbi a riguardo. un nostro reporter è riuscito a rubare un'istantanea.'


l'altra sera, rovistando tra gli scatoloni dei vestiti vecchi di andre, è saltato fuori un costume da spiderman.
a pietro non sembrava vero. un vero costume da spiderman proprio in casa sua!! con tanto di maschera!
non mi ricordo da dove provenga. non ho memoria di averlo mai comperato, ma non mi sono formalizzata troppo.

oggi lo abbiamo finalmente indossato!



preparazione minuziosa...




il pugnetto è la sua arma segreta alternativa. la delusione che il costume non comprendesse il  gadget 'spara-ragnatele' è stata grande, ma sopravviveremo!!!

naza