mercoledì 26 giugno 2013

IL Concerto

ho un ricordo molto chiaro in testa.
in quinta elementare, per un po' di tempo, mentre facevo colazione prima di andare a scuola, sceglievo uno a caso tra i 4 vinili dei beatles che si trovavano nel mobile dei dischi, lo appoggiavo sul giradischi e lo facevo partire.
iniziare la giornata cantando e ballando le loro canzoni mi dava una gioia immensa. mi caricava e mi faceva sentire molto cool, benché al tempo ignorassi significato ed esistenza di questa parola.





ascolto i beatles da sempre. e nonostante i miei coetanei adolescenti mi dessero 'dell'antiquata' e di quella che di musica ci capiva proprio poco, io all'epoca andavo molto fiera del mio amore per i fab 4.
amore sì, perché lui è stato il mio primo amore. la cotta adolescenziale dagli occhi a cuore. 
le mie amiche sbavavano per Simon Le Bon e Michael Jackson. io per Paul. ma anche un po' per George lo ammetto <3.












per ovvi motivi non ho mai potuto assistere ad un concerto dei beatles, ma i concerti di paul cerco sempre di non perdermeli.
quello di ieri sera è stato il secondo a cui ho avuto la fortuna di andare. il primo 2 anni fa, a bologna. ieri sera all'arena di verona.





cosa vi posso dire? che mi sentivo come le ragazzine che tante volte ho visto piangere e strapparsi i capelli nei filmati dei loro primi concerti, in bianco e nero. che quando lui esce sul palco il cuore ha un tonfo e mi scende una lacrima. posso dirvi che mi si stampa un sorriso ebete sul viso e che gli occhi si fissano su di lui, passando di continuo dal maxi schermo alla sua persona, quasi a non voler perdere nè le sue espressioni nè la completezza dei suoi gesti.
posso dirvi che non sento gli altri cantarmi a squarciagola nelle orecchie e non bado ai vicini. che le gambe non riescono a stare ferme, anche se sono seduta e non ho spazio per muovermi e canto ritrovando le parole che per anni ho letto e trascritto sui miei diari.
che quando esco continuo a ripetere che è un grande, che è stato favoloso e mitico e simpatico e divertente e bello e fascinoso e bravo e... (immaginatevi la faccia di simo mentre torniamo a casa e io continuo a parlare in questo modo con la faccia ancora incredula e sognante di chi ha visto la cosa più bella ci sia da vedere).
dite che sia grave? io lo trovo bellissimo.






 lo guardi e lo ascolti mentre ti propina brani che hanno più di 50 anni, che tutti hanno sentito centinaia di volte e conoscono a memoria e vedi un ragazzino settantenne, in jeans e stivaletti che si diverte più di te.  che nonostante tutto quello che è e che si porta dietro ha un'umiltà e una semplicità che sono evidenti e palpabili.
la sensazione è quella di poter osservare la storia in prima persona. di avere un tunnel temporale che ti catapulta in quei favolosi anni che mi sarebbe tanto piaciuto vivere.






lui ci mette tutta la sua esperienza, la sua essenza, il suo entusiasmo. non si risparmia nemmeno un po'. mentre i musicisti fanno pausa, lui prende la chitarra acustica e suona Blackbird da solo e successivamente Here Today, dedicata a john. oh quanto mi sarebbe piaciuto vederli suonare assieme!






si diverte assieme a noi. prova ad interagire in italiano per quasi tutto il concerto. ride e scherza con la stessa espressione allegra, spensierata e un po' mattacchiona che l'ha sempre contraddistinto. che ha sempre contraddistinto loro quattro a dire il vero.









è vero. non porta una maschera. non ti lascia quell'amaro in bocca che senti arrivare quando vai a sentire qualcuno che un tempo era molto bravo, ma che ormai non ha più l'età per far certe cose. lui l'età ce l'ha ancora. ce l'ha più di tanti giovani che magari ci mettono l'anima, ma non hanno quel qualcosa di magico che ti ipnotizza e ti porta via con sé.











fa due bis, non uno. altri 8 brani, che quasi non ti aspetti. perchè il bis è il contentino, di solito. l'ultimo pezzo per farti capire che è finito.
e invece nei suoi bis sembra esserci ancora la voglia di continuare a suonare. di non averne ancora abbastanza.
2 ore e 40 minuti di musica senza pausa. vecchio a chi ???






finito il concerto, mentre io e simo cerchiamo una t-shirt fuori dall'arena, ho sentito 3 persone differenti dire la stessa medesima frase       'bene...ora posso morire felice'

forse un po' eccessiva, ma direi che rende bene, no?








GOLDEN SLUMBERS :D e al prossimo concerto :)








lunedì 24 giugno 2013

mixed project 12/52

-SETTIMANA 12/52-




settimana moscietta. 
è arrivato finalmente il caldo, quello giusto per la stagione. quello che aspetti con ansia perché significa che finalmente è arrivata l'estate. 
arriva carico di promesse, di programmi per serate all'aperto e gite domenicali eccitanti.
adoro questo periodo dell'anno. anche se devo ammettere che mi demolisce un pochino e mi impigrisce a giorni alterni.
questa settimana però è stata pigra in maniera costante. faceva troppo caldo per uscire, soprattutto se l'unico momento libero per farlo è la pausa pranzo. 
ho fatto pochissime foto e quelle poche che ho fatto non mi piacciono per nulla.
sono in quel momento in cui vorrei tirar fuori qualcosa di sensazionale decente dal cilindro, ma ci infilo la mano ed escono solo schifezze. 
forse sto diventando più esigente (che non sarebbe male, sia chiaro),  forse ho bisogno di rinnovarmi, forse sono solo carica di aspettative troppo alte. fatto sta che carico quattro foto giusto per non passare la mano, ma l'avrei fatto volentieri... 





questo insettino simpatico che vedete sopra è una SFINGE, un lepidottero abbastanza comune dalle nostre parti. vola veloce peggio di colibrì, non sta fermo un attimo. passa in continuazione da un fiore all'altro per succhiare il polline, ma lo fa senza appoggiarvici sopra, continuando a volare in stallo sopra al fiore. ovviamente non è facile per nulla da fotografare, soprattutto se sono le sette di sera e la luce è pochina. se non ricordo male questo scatto l'ho fatto a 5000 iso, e poi croppato. scordiamoci la qualità....





lei invece è una merla, che ha ben pensato di fare il nido sul glicine difronte al mio ufficio, così io la posso osservare da dietro al vetro, senza disturbarla. non vedo l'ora che nascano i merlini e di vedere tanti beccucci protesi in alto che aspettano il pranzo. non è stata carina?





terminiamo con un animale un po' più grandino, incontrato domenica mattina al fiume. non sono riuscita a prendere la fotocamera in tempo per fargli una foto, come dire, un po' più particolare. ma la metto lo stesso, perché mi ricorda il mio lucky (sospirone...)


-PANORAMA-
come sopra.   ne ho fatto 1.     questo.    è brutto.       lo metto lo stesso.     uffa. 






-COLLAGE-
andrea 06

non ce l'ho ancora. appena la faccio la metto. che disastro.





-RITRATTO-
bene, concludiamo in bellezza. foto fatta col telefono. soggetto discutibile. scatto ancora più discutibile. (non dite a nessuno che sto facendo un corso di ritratti, o mi espellono!)



lunedì 17 giugno 2013

mixed project 11/52

-SETTIMANA 11/52-





vanno molto di moda le foto 'in notturna' con dei cieli e delle stellate da paura. ecco, bene.
e chi sono io per essere di meno? no ma non esiste.
quindi in una delle nostre serate 'child free' (che detto così sembra una brutta cosa, ma fidatevi, non lo è) ho caricato simo in macchina e l'ho portato sopra il primo cocuzzolo che ho incontrato lungo la strada. 
treppiede, fotocamera....buio pesto (dalla foto non si direbbe, ma è tutta post produzione di basso costo, fidatevi anche stavolta). noi due in mezzo ad un campo di grano, sotto ad un traliccio dell'alta tensione, a scattar foto praticamente al nulla.
ammettiamo pure senza pudore che quello che mi è uscito non è lontanamente simile ai bei paesaggi notturni che avevo visto girare nelle ultime settimane, e a cui miravo.
ma visto che qualcosa devo pubblicare, ci accontenteremo pure stavolta. magari la prossima andrà meglio ;)







domenica sera invece, ce ne siamo andati tutti e quattro allo sherwood festival.
ogni anno portiamo andre ad un concerto, finita la scuola. quest'anno è voluto andare a sentire i NOFX. 
panini nello zaino e coperta sul prato. allo sherwood, se si vuole, i concerti si possono ascoltare anche a 'distanza di sicurezza', con i bambini. sotto al palco ovviamente c'è stato il delirio, ma dalla nostra postazione siamo riusciti a goderci il concerto in gran relax. 

















-PANORAMA-
l'altopiano








-COLLAGE-
pietro 06
'pietro, sorridi!'







-RITRATTO-
lui è Nemesi. il nome deriva da un rapporto iniziato in maniera complicata con simo. e ancora oggi non è tra i gatti più affettuosi che abbiamo (anche se ce ne sono rimasti solo tre).
è sospettoso e pauroso. il suo sguardo dice tutto. ma noi gli vogliamo bene lo stesso :)




lunedì 10 giugno 2013

mixed project 10/52

-SETTIMANA 10/52-





considerando che questa foto, come quella che segue, è un crop esagerato di uno scatto fatto con il cinquantino, direi che non è male. mi si è bruciata l'ala nella seconda, ma mi piace sempre molto riuscire a fotografare una farfalla che succhia il nettare di un fiore. si riescono a fissare dei dettagli che ad occhio nudo non si notano. io almeno non li vedo, non li afferro. quando poi vedo le foto mi sembra di osservare un mondo parallelo, che esiste allo scuro della nostra conoscenza, della nostra vista distratta. un microcosmo indipendente. magari lo fosse veramente!










promemoria: (chiudilo il diaframma naza, che così la lucertola ti viene tutta a fuoco!!) uff...


e per la serie 'father and son', passeggiata sulla ciclabile con sosta sul fiume.















non sono forti questi due insieme?

 


-PANORAMA-









-COLLAGE-
andrea 05
faccia felice da fine scuola! forza andre che manca l'ultimo anno delle medie, e poi archiviamo pure quelle ;)


 


-RITRATTO-

sempre lui, l'unico che ancora non mi chiede i diritti ;)
(magari dalla settimana prossima avrò qualche soggetto in più da ritrarre...)




lunedì 3 giugno 2013

mixed project 9/52

-SETTIMANA 9/52-




il lago di ledro è un lago piccolino, incoronato dai monti, in provincia di trento.
è un po' più su di riva del garda, non troppo distante da casa nostra.
oggi ci è sembrato il posto adatto per il nostro pic nic.





stendere la coperta su un prato e mangiare un panino guardando le anatre che scorrazzano nel lago è rigenerante. non c'è ristorante, piatto o manicaretto che possa darti tanto.
è un po' come quando, da piccolina, guardavo heidi che beveva latte di capra e divorava formaggio fatto dal nonno, e mi veniva una gran fame, perché tutto sembrava avere un gusto genuino e irresistibile. un pic nic in riva al lago, con i piedi sull'erba, ha un po' lo stesso sapore. è appagante.







metti poi 3 maschi, tanti sassi e un po' d'acqua e tu, donna, puoi startene tranquillamente sdraiata sul prato a rilassarti per un tempo indefinito. loro non si schioderanno fino all'esaurimento dei sassi piatti che si trovano nel raggio di 100 metri. spettacolare :)




e qui ce n'erano davvero tanti...





-PANORAMA-




-COLLAGE-
pietro 05




-RITRATTO-
mannaggia a quel sasso!