domenica 28 luglio 2013

THE WALL




stadio euganeo, padova.
l'aspettativa è alta. forse troppo. 
'quando mi aspetto tanto da un evento, solitamente esco sempre un po' delusa' penso. fa caldo, tanto. sono stanca e forse vorrei essere a casa, sdraiata sul mio divano col ventilatore sparato in faccia. 
e invece sono qui, a guardare un muro bianco e a chiedermi come sarà.

inizia così, con un gran muro di mattoni di cartone bianco, che fanno da maxi schermo. un muro con una grande apertura nel mezzo, davanti al palco.
THE WALL. il concerto/spettacolo che Mr. Roger Waters sta portando in tour nei maggiori stadi europei.
ci metto pochi secondi a realizzare che 'davvero questo concerto non si poteva perdere' e a recuperare le forze di una settimana infinita.
i primi minuti sono corroboranti e intensi, tanto che mi accorgo di avere la pelle d'oca, nonostante i 40° che caronte ci regala.






luci, fuochi, pupazzi e burattini giganti...suoni a 360°...la musica ci avvolge, è tutto intorno noi...rumori di aerei ed elicotteri che sembrano arrivarti da dietro, mentre immagini di bombardieri si susseguono sullo schermo. immancabile il coro di bambini, che aprono con Another Brick in the Wall. 

il muro è protagonista. un muro che continua a crescere, mattone dopo mattone. cresce e si alza, fino a chiudersi completamente. diventa una vera e propria barriera tra pubblico e musicisti. impedisce di vedere, di comunicare. mostra solo quello che una regia maestra decide di farti vedere.




ma anche se lo spettacolo qui è strabiliante, non posso fare a meno di pensare a questa metafora così ben costruita. 


lo show è dichiaratamente di protesta contro il 'terrorismo di stato', contro il consumismo, le ideologie troppo radicate ed estreme, la chiusura, le barriere e i muri appunto.


Waters sembra più un attore che una rock star. è qualcosa che va oltre la musica. il messaggio arriva forte, chiaro. ti stordisce.


ENJOY CAPITALISM è una provocazione che appare di continuo.


l'atmosfera è struggente, drammatica, a tratti amara. c'è paranoia, tormento, ma anche voglia di ribellarsi e di abbattere quel muro che ora è altissimo e sembra soffocarti, a guardarlo dal basso. è limite e possibilità allo stesso tempo. 


e infatti alla fine... il muro cade...cade la barriera, cade la censura, e tutto prende la forma di quello che realmente è.




non riesco a parlare, a commentare. è stato talmente intenso che ancora non mi rendo bene conto della grandezza dello spettacolo a cui ho assistito.
devo metabolizzare. so solo che comunque è stato qualcosa di unico, e che sono contenta di non aver passato la serata sul divano, col ventilatore puntato in faccia!




4 commenti:

  1. Fantastico!!! Bellissima la tua descrizione, dev'essere stato incredibile!

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    1. grazie franci!! sì, è stato proprio incredibile!

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    2. Nazza ! Mai visto niente di cosi bello .
      Manu

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    3. sì, direi di sì....vi abbiamo cercato giù nel prato, ma era impossibile trovarsi senza un riferimento!

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